Era da un po’ che Emma, 6 anni, mi chiedeva perché ora che ha 6 anni non accadono più le “magie” di quando era piccola.
E allora niente, ho voluto regalargliene una.
Da quando ha visto Ritorno al Bosco dei 100 Acri è in “modalità Winnie The Pooh”, e così ho deciso che proprio quello sciocco di un orsetto sarebbe stato il mio complice per un piccolo tuffo nella sua magica infanzia.
Ho cercato il peluche del film che il Disney Store vendeva in edizione limitata. Troppo tardi, era finito sia in tutti gli store fisici che sul nuovo ShopDisney. E così ho dovuto ordinarlo su eBay al doppio del prezzo (colpa mia, colpa mia).
Nel frattempo ho preparato Emma dicendole che se avessimo tentato di attirarlo in qualche modo, forse Winnie The Pooh sarebbe venuto a trovarci. E magari avrebbe deciso di restare.
Abbiamo lasciato in giro vasetti di miele aperti, abbiamo scritto lettere (ma Pooh non sa leggere…) e fatto disegni. L’altro giorno Emma ha trovato una prima sorpresa: i primi due libri di Winnie The Pooh nella versione originale pre-Disney. Erano legati a un palloncino rosso.
Oggi, tornando da scuola, ha trovato una foto attaccata alla porta di casa. Era il primo di una serie di indizi che l’avrebbero coinvolta in una divertente caccia al tesoro alla fine della quale la mia versione di Christopher Robin ha potuto abbracciare il suo orsetto.
Chissà se Emma ha creduto davvero che la caccia al tesoro fosse stata ideata dallo stesso Winnie The Pooh, o se piuttosto abbia finto di crederci per farmi piacere… Oggi però le ho strappato lo stesso sorriso stupito di quando, da piccolina, trovava Bing Bong seguendo scie di caramelle. E quello non ha prezzo (a parte quello esorbitante stabilito da eBay).